La sfida alla transizione ecologica per fare dell’Europa un continente completamente green entro il 2050 ha come protagonista la Valle Camonica.
Una “cordata” di autorevoli imprese energetiche italiane ha infatti presentato un progetto da 292 milioni per abbattere le emissioni del nostro obsoleto trasporto pubblico locale alimentato a diesel. Stiamo parlando di treni e autobus equipaggiati da un serbatoio ad alta pressione dove verrà stoccato il carburante del futuro: l’idrogeno.
L’elemento più abbondante dell’universo, può infatti essere la soluzione da affiancare all’elettricità rinnovabile perché consente di trasformare l’energia in un combustibile efficiente, facile da trasportare, stoccare, distribuire e utilizzare, con il grande vantaggio di essere illimitato e pulito.
La Commissione Europea, ha spiegato il vicepresidente e commissario per il clima e il Green Deal Frans Timmermans, investirà 122 milioni di euro del Fondo per l’innovazione in iniziative che ambiscono a ridurre le emissioni di CO2. Parte di quei fondi, uniti a investimenti privati e risorse pubbliche nazionali, daranno vita al progetto H2IseO.
Il progetto italiano, presentato da Ferrovie Nord Milano (oggi FNM Spa) in partnership con A2A, Eni, Enel Green Power, Sapio e Snam, ha un budget di 292 milioni di euro per l’acquisto di 14 treni a idrogeno sulla linea Brescia – Iseo – Edolo. Dal 2023 i nuovi convogli inizieranno a percorrere la Valle per completare il progetto di copertura totale della linea entro 2025 insieme a 40 nuovi autobus.
Ma la notizia più importante per il tessuto economico della Valle è che sono previsti anche investimenti anche affinchè la produzione dell’Idrogeno resti in Valle Camonica.
Tanti in questo caso i progetti sul tavolo, alcuni pubblici altri privati. Sembra che un primo impianto sarà realizzato a Iseo entro 2023 e ricaverà il carburante dal metano e dal biometano senza emissioni di CO2 (il cosiddetto idrogeno blu). Ma impianti basati sull’elettrolisi sembrano essere la vera rivoluzione (idrogeno verde).
Lo sviluppo del mercato dell’idrogeno in Valle Camonica avrà bisogno di infrastrutture. Il modo più efficiente per svilupparle è aggregare questi consumi a livello geografico, e la nostra 'hydrogen valley' sembra essere davvero un'occasione da non perdere.
Fondamentale sarà investire in ricerca e sviluppo intercettando fondi adeguati, creare nuove professionalità e una filiera all'idrogeno capace di creare valore sul nostro territorio.