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Primo round di finanziamento con un aumento di capitale di un milione e 60mila euro in pochi mesi. Un valore post-money di circa 21 milioni, per un capitale complessivo raccolto di un milione e mezzo. Un traguardo importante per Kama Sport, che entra alla grande nei mercati di media e micro-finanza italiani e internazionali. 

Per chi ancora non la conoscesse, Kama.Sport è una startup bresciana, quasi camuna, dal momento in cui è nata sul Lago d’Iseo, che ha portato l’industria 4.0 e i big data del mondo del calcio. Una vera software house, che applica l’innovazione al mondo della sport industry, che è già partner di importantissimi club italiani (Napoli, Cagliari, Sassuolo, per citare i più importanti) e che collabora con tecnici del calibro di Filippo Inzaghi, Roberto De Zerbi, Andrea Pirlo e Vincenzo Italiano. 

Incontriamo i suoi fondatori, tutti under 30, e ci facciamo raccontare le tappe che li hanno portati al successo di questa tecnologia informatica e matematica all’avanguardia, con una capacità di analisi profonda, ad oggi mai raggiunta.

Davide, vuoi presentarti e ci vuoi raccontare cosa sia Kama?

Mi chiamo Davide Ragazzi e sono un ingegnere informatico, nonché amministratore delegato della società Kama.Sport, che nasce nel giugno 2019, anche se il progetto era già nell’aria dall’ottobre 2017, grazie alla collaborazione con gli amici Nicola Bosio e Carlo Bertelli. Noi ci conoscevamo già, vivendo in realtà vicine, fra Sarnico e Paratico, e lavoravamo insieme, ma la svolta nella nostra vita si ebbe in quel di Trento.

A Trento? E perché? 

Nel 2017, mentre Carlo era impegnato a studiare Fisica presso l’Università di Trento, si è tenuto proprio lì un incontro importante, ossia la prima competizione di più giorni, nella quale presero parte parecchi esperti, sul tema della match analysis. L’incontro, organizzato dalla FIGC, rappresentava il primo in assoluto, nel suo settore, nel contesto italiano, mentre l’argomento era già piuttosto diffuso nell’ambito anglosassone. Ebbene, io, Carlo e Nicola vi abbiamo perso parte, in quanto da sempre appassionati di calcio, ma anche di numeri. 

Come si arriva, in sintesi, alla nascita di Kama.Sport e quali i vostri compiti?

Esistono, da sempre, moltissimi dati e altrettante aziende che li producono, ma l’utilizzatore finale, che possa essere uno scouter o un allenatore, difficilmente li utilizza. L’obiettivo dell’industria 4.0, invece, è proprio quello di ottimizzare questo aspetto; noi integriamo i dati, li selezioniamo e poi creiamo da essi una personalizzazione in modo ingegnerizzato. All’inizio, il nostro era un progetto, una sorta di indagine di mercato; in breve, però, siamo entrati in contatto con leghe di dilettanti, ma anche con club veramente importanti, dall’Atalanta all’Inter, dal Milan alla Juventus, passando per il Cagliari e il Napoli, nonché con allenatori altrettanto importanti, e il tutto si è evoluto in modo piuttosto naturale. Ad oggi forniamo servizi a club di serie C come di serie A, coprendo oltre un centinaio di competizioni al mondo.

Per i non addetti ai lavori, potresti spiegare, in breve, come avviene il tutto?

Comincerei col dire cosa non siamo, prima di ciò che siamo; non siamo una piattaforma di statistica, ma una realtà più complessa, che potrei paragonare a celebri metamotori on-line (da SkyScanner a Trivago, tanto per fare un paio di esempi molto noti), in grado, ad esempio, di confrontare i prezzi di differenti strutture ricettive o di voli aerei, e di proporre al cliente la soluzione più vantaggiosa per lui. Disponiamo di fonti sterminate, che integriamo in quanto partner. In seguito, a seconda delle esigenze di chi si rapporta con noi, forniamo il servizio, naturalmente personalizzato. Un allenatore potrà anche spostarsi da un club all’altro, e così è stato in più di un caso, ma in ogni caso porterà nella nuova squadra la nostra tecnologia.

Kama.Sport è in grado oggi di elaborare azioni, traiettorie, parametri fisici, indicatori medici, densità nelle aree del campo e tutto ciò che è misurabile in un campo di calcio. L’output per l’algoritmo rappresenta una soluzione per lo staff tecnico delle squadre, indicazioni per il miglioramento delle performance dei giocatori, suggerimenti tattici, nonché supporto per le squadre nelle attività di scouting.

Abbiamo target diversi, clienti differenti, e a tutti proponiamo un pacchetto “su misura”, attraverso abbonamenti annuali. Siamo operativi 7 giorni su 7, lavorando h24, il tutto al massimo livello di innovazione. 

Un mercato prevalentemente incentrato sulla sport industry, quindi. Solo calcio o anche altri sport?

Il mondo dello sport industry tocca, nella nostra filosofia, quello dello sport performance, determinando e costituendo un prodotto per lo staff, ma anche occupandoci di micro-finanza e di media; per fare un esempio, in quest’ultimo settore abbiamo sviluppato calcio.com, il dominio del calcio in Italia, mentre per quanto riguarda il contatto con altri sport, fra i nostri obiettivi c’è sicuramente quello di avere uno sguardo più ampio e di aprirci a nuove realtà; il judo data si sta pian piano sviluppando e contiamo di valutarne le potenzialità.

Inoltre, la scorsa estate, esattamente a due anni di distanza dalla nascita di Kama.Sport, è nata la realtà di Kama.Sport Brasil, nostro rivenditore ufficiale in America Latina, contesto nel quale l’interesse per il calcio è da sempre ad altissimi livelli. 

Ci potrebbero essere, se le avete già valutate, delle differenze fra lo studio e l’applicazione di big data al mondo del calcio e l’applicazione degli stessi in altri sport?

Assolutamente sì, perché con altri sport il tutto risulterebbe più semplice; per fare un esempio concreto, infatti, parlando di baseball, nell’NBI l’analisi dei dati è già largamente diffusa, mentre studiare il calcio diventa più complesso, in quanto sport “situazionale”, nel quale un gol capita poche volte rispetto ai punti messi “a segno” in altre competizioni. Nel nostro settore, la ripetitività, insomma, è un vantaggio.

Come vi ha aiutato, per le vostre analisi, l’evoluzione del mondo tecnologico?

I cambiamenti occorsi ci hanno permesso di inserirci in queste nuove realtà e il nostro obiettivo futuro è di continuare su questa strada, cercando di crescere e di evolverci sempre più. Abbiamo sviluppato anche le tecnologie legate agli highlights dinamici, ormai molto di moda, che consentono di vedere le statistiche mentre si stanno seguendo i match, ad esempio.

Il vostro appare un mondo complesso, ma altrettanto affascinante. Riuscite a gestire tutto solamente in tre?

Kama.Sport è nata grazie a tre amici, ma nel tempo, inevitabilmente, si è evoluta ed ampliata e ad oggi siamo in 22 fra collaboratori e dipendenti. Le figure professionali sono svariate, ma tutte ugualmente indispensabili: dagli ingegneri informatici ai matematici, dai data analyser agli esperti di sport, per continuare con chi lavora nel reparto designer, in quello della comunicazione, oppure nel marketing e nel commerciale. 

Appare d’obbligo una domanda legata al territorio nel quale operate. La vostra sede è a Paratico; tuttavia, voi avete studiato all’estero e girato il mondo, avendo contatti internazionali. Non credete che un mondo piuttosto “chiuso” come il contesto lombardo vi possa ostacolare nella vostra evoluzione?

Al contrario! Riteniamo un vantaggio il fatto di essere nati sul lago e di essere operativi proprio qui; innanzitutto, siamo full digital, pertanto le distanze sono indifferenti nella nostra professione, ma fatto ancora più importante, spesso sottovalutato, è che chi viene a trovarci, specialmente professionisti operanti in realtà molto grandi e caotiche, ritiene assolutamente meraviglioso poter dedicarsi al relax e alla tranquillità, data in primis dal minor traffico rispetto alle grandi città, che la zona propone. 

Non dimentichiamo, infine, quanto prestigio abbia l’Italia nel mondo del calcio; il nostro è il Campionato più grande del mondo, pertanto si è naturalmente attratti, anche all’estero, dal nostro mondo. Mettiamoci poi un bel panorama, come quello offerto dal Lago d’Iseo, e il gioco è fatto…

Un’ultima curiosità, prima di lasciarvi ai vostri calcoli...Da dove nasce il nome Kama.Sport?

Kama, in greco, è il dio della passione e il nostro motto non poteva non essere “Dove la passione incontra i dati”. Vogliamo sfatare l’idea secondo la quale i dati e la tecnologia siano un qualcosa di freddo e di sterile, perché siamo convinti, al contrario, che essi possono contribuire ad incrementare le proprie passioni. Inoltre, nel nome “Kama” c’è l’idea del camaleonte, ossia dell’animale che si adatta alle varie situazioni, secondo le differenti esigenze. La nostra idea di personalizzazione per il cliente sposa perfettamente questa immagine. 

 

I tre fondatori

  • Carlo Bertelli (CFO), laurea in Fisica, specializzazione in Finanza e master in Public Policy conseguito ad Harward
  • Davide Ragazzi (CEO), ingegnere informatico, specializzato in industria 4.0 e Tecnologie web, master in Growth Hacking (Marketing Finalizzato alla crescita)
  • Nicola Bosio (CTO), ingegnere informatico, specializzato in sviluppo Software Full-stack.
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