Un progetto fotografico creativo che interpreta il futuro del lavoro nei luoghi di lavoro.
Sin dalla nascita, l’ufficio è stato concepito come luogo necessario alle persone per incontrarsi e lavorare. Col tempo, il semplice ufficio si è evoluto, includendo numerose altre funzioni – pratiche, sociali e persino emotive. Dal momento che le persone creano spazi condivisi pieni di ricordi, l’ufficio è diventato il sinonimo di quotidianità nel mondo moderno.
Il lavoro da remoto è sempre stato visto come il Santo Graal per raggiungere un equilibrio tra vita e lavoro e la sintesi della flessibilità che le startup ripetono come ritornello per attirare i giovani talenti. Nel bene o nel male, il Covid ha portato alla ribalta il tema dei lavoratori da remoto, obbligandoci a ripensare cosa significhi questa “nuova normalità”. Come cambieranno le nostre abitudini lavorative? Quai attività dell’ufficio diventeranno obsolete? Che ruolo ricopriranno gli uffici nella nostra quotidianità? Quali aspetti della vita d’ufficio ci mancheranno maggiormente?
L’ispirazione per questo servizio fotografico è il risultato di un sondaggio tra più di 1000 persone tra Inghilterra, Europa, Israele e USA. L’esito ha dimostrato un alto livello di ansia riguardo il rientro in ufficio durante il tempo di pandemia, ma anche la voglia di ritornare nei propri luoghi di lavoro. Questo servizio fotografico interpreta questi pensieri in un modo inaspettatamente divertente.
BENVENUTI NELLA NUOVA NORMALITÀ
I saluti sono una parte fondamentale della vita d’ufficio. Avere qualcuno che ti dà il benvenuto quando arrivi, salutandoti con un sorriso e un “buongiorno” è più che una formalità, è qualcosa che fa percepire un senso di casa.
Cosa significa essere salutati oggi da una nuova lista di regole, cosa fare e non fare? Come ci influenza il fatto che ogni nostro passo nello spazio condiviso viene monitorato e sanificato? Dove, in questo contrasto, possiamo percepire la libertà e sentirci a nostro agio?
CI INCONTRIAMO?
Come abbiamo velocemente scoperto, il distanziamento sociale sta diventando un grosso peso psicologico per tutti. D’altra parte però, questa nuova limitazione ci aiuta a riscoprire il potere del semplice essere presenti.
La possibilità di condividere lo spazio con gli altri, anche se con restrizioni sociali, brilla anche attraverso tutte le mascherine del mondo.
Il potere delle persone che cercano di incontrarsi.
UFFICIO SEMPREVERDE
Le piante nei luoghi di lavoro sono sempre state d’aiuto per ridurre lo stress, la stanchezza e (si spera) anche quella da Covid. Il verde ci fortifica mentalmente anche nell’affrontare gli imprevisti.
La vita può sembrarci in sospeso. Ma le nostre ambizioni e i nostri desideri sono sempre lì, che aspettano di essere soddisfatti. In un mondo sempre più vicino allo “stop”, come possiamo continuare a crescere? Come semi sepolti in profondità nel terreno.
Avete mai visto un albero arrendersi? Anno dopo anno, cresce sempre più alto e le sue radici sempre più in profondità, malgrado il cambiare delle stagioni.
Dovremmo prendere ispirazione dagli alberi.
QUESTO NON SI TOCCA!
Abbiamo sempre interagito con il mondo che ci circonda attraverso i 5 sensi – vediamo, sentiamo, assaggiamo, annusiamo e tocchiamo. Queste sono le fondamenta della nostra percezione della realtà. Chi è privato di una di queste abilità deve imparare a modificare il proprio modo di percepire, ma cosa succede quando all’intera società viene improvvisamente vietato l’utilizzo di uno di questi sensi? E se per qualche motivo ci venisse detto di coprirci gli occhi ed evitare di ascoltare?
Per fortuna non è il nostro caso, ma la restrizione del senso del tatto è un richiamo a quanto lo abbiamo sempre usato e a quanto sia importante per la nostra vita e il nostro benessere mentale.
RIFLESSI LONTANI
In assenza di uno spazio condiviso di lavoro, quando tutte le attività vengono svolte da remoto senza potersi incontrare fisicamente, ci siamo ritrovati ad interagire con un semplice riflesso dei nostri colleghi, con la loro rappresentazione digitale. Questo è abbastanza per mantenere vivi i nostri legami? Quanto le persone possono diventare virtuali prima che diventino qualcos’altro? Speriamo e desideriamo che presto non dovremo più farci queste domande.
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Fonte: Noga Grinberg (6 Ottobre, 2020). Can’t Touch This: Rethinking the Office in COVID Times . Recuperato da: sito web Mindspace.me . Traduzione italiana.